Filantropie artistiche nelle
soggettive fotografiche
Il fare umano, legato alla
percezione dell’adesso, del momento esatto in cui avviene una concentrazione di
esistenze, dove l’esistere è rappresentato appunto dal fare, padroneggia e
veicola un istintivo pensiero intuitivo. L’individuo in grado di percepire il
dato oggettivo, attraverso elementi quali lo spazio ed il tempo, possiede la
capacità di estraniarsi dall’oggettività, relegando a quel momento,
l’espressione soggettiva.
Il bello dunque appare mutevole e mutante, apparentemente proveniente
dall’esperienza del singolo, in termini kantiani, il bello è “ una normalità
senza norma”.
L’essere umano per sua natura, è
in grado di percepire l’estetica mediante l’attivazione di specifiche aree
celebrali, (V4 elabora i segnali dei colori, MT elabora i segnali del
movimento) questa percezione legata alla riflessione istintiva, consente di
esprimere un giudizio, quindi essere in grado di giudicare e rielaborare un
dato legato ad un atto, un’azione legata ad una rappresentazione dell’esistenza
umana, rappresenta per l’individuo, una forma altra del fare denominata arte.
L’arte intesa come fusione del
bello e del giudizio, contiene un intuito primigenio in grado di svilupparsi ed
evolversi attraverso fondamenti ancestrali, Schelling
nel Sistema della filosofia trascendentale scrive “s'intende di per sé che l'arte sia l'unico vero ed eterno organo e documento insieme
della filosofia, il quale sempre e con novità incessante attesta quel che la
filosofia non può rappresentare esternamente, cioè l'inconscio nell'operare e nel produrre, e la sua originaria identità
con il cosciente. Appunto perciò l'arte è per il filosofo quanto vi è di più
alto. »
L’inconscio collettivo genera una
qualche forma di energia, in grado di rappresentare nella complessa rete di
legami umani, la soggettività dell’esistere, Jung sostiene che “ la nostra
psiche è costituita in armonia con la struttura dell’universo e ciò che accade
nel macrocosmo, accade eugualmente negli infinitesimi e più soggetti recessi
dell’anima.”
Questo percorso attraversa l’esistere, suscitando la necessità di
ricerca mediante un processo elaborativo, l’uomo compie azione adoperando i sensi, infatti Matisse sosteneva che “ vedere è
già un’operazione creativa che richiede uno sforzo”.
Ad oggi, nel mondo
dell’ipertecnologia, della computerizzazione, della semplificazione degli
attrezzi per costruire e fare arte, la possibilità di espansione
dell’espressione artistica, produce e genera nuove ed interessanti evoluzioni.
Uno dei campi in cui si è potuto sperimentare maggiormente, è quello della
fotografia. Questa formula espressiva da un lato si ammala dell’eccesiva
quantità di chi è dietro l’obbiettivo, ma dall’altro lato permette di poter
godere di fotogrammi di vita istantanei, generosi ed in alcuni casi, là dove si
scatta la fotografia adoperando intelligenza artistica, vere e proprie fotografie
d’autore.
L’evento tenutosi lo scorso 27
ottobre presso la raccolta Manzù Ardea museo monotematico diretto da Marcella
Cossu, è stato un momento di forti legami artistici, dal cinema alla poesia,
dalla musica fino ad approdare alla pittura.
L’esposizione dei sei quadri olio
su tela “l’esaduadro” e “I cardinali di Manzù”
di Mario La Carrubba è stata testimone di incastri d’arte, di attimi
alti stratificatisi nel corso dell’inaugurazione partendo dall’emozione
dell’artista che dopo oltre 40 anni, torna in quei luoghi dove da studente,
vinse il secondo gran premio città di Ardea presso il museo, che gli venne
consegnato dallo stesso Giacomo Manzù.
Questa esperienza alta, sinestetica,
è stata documentata con bellissimi scatti fotografici, soggettive colte, che hanno
saputo cogliere e congelare attimi di estrema complicità, attimi colmi di
spirito filantropico.
Le fotografie così realizzate,
sono divenute tasselli di un unico e prezioso mosaico.
CHIARA MUTTI:
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ROBERTO GUGLIELMAN E TIZIANA MARINI:
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MAURO CORONA E MONICA MARTINELLI:
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nelle foto: chiara mutti, marcella cossù, mario la carrubba, sarah panatta, davide cortese, tiziana marini, iolanda la carrubba, lina morici, plinio perilli, amedeo morrone, nina maroccolo, monica martinelli, mauro corona, massimo pacetti,
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