sabato 2 novembre 2013

(esca)Poesia: Sarah Panatta


Supporti rimovibili

di sarah panatta - ottobre 2013

 

La porta è aperta

L’entrata è chiusa

Vagone, galleria, “coperta”

 

Il Flusso spinge, la porta non esiste

Il flusso, vuoi chiamarlo o violarlo?

Come puoi, se è già dentro

Tutto è Dentro

Fuori è fiaba, bianca e troppo antica

Fuori è contro il flusso

 

Il flusso sporge, la porta non esiste,

la massa su rimorchio

macchia dall’ombra sfatta

liquida livida esplosione

Troppo umana espansione

Fuga di cervelli Stra-

Dove vai? L’entrata è chiusa

 

Il mondo non è mappa, è

zattera di zattere

Ti diranno – chi ti dice? – ti diranno

che non basta

Ti faranno affondare

Monteranno resti di verità

contro la risacca del diritto

Il mondo non è colonia di colonie

ma ti diranno – chi ti dice? – ti diranno

che è blindato

Tu vedrai l’assenza del confine

Confini non trattabili

solo spine

 

Il flusso urta, il flusso è, perché siamo

Impenitenti linguaggi di negazione

Eppure il flusso “siamo”, la porta

è aperta

e-n-t-e-r  d-a-t-a  codificazione  in  corso

asilo rigetto gabbia ricatto

 

L’entrata è chiusa, decodificazione

impossibile

Il supporto è “rimosso”

Ti diranno – chi mi dice? – ti diranno che è legge

Ma la legge è contrabbando

di mercato nero impiglio, rete , sbando

Tu ammucchiato nella news

flash decolorato, mutilo, incagliato

 

Ma sei carne, eri pensiero

Sei radice e foglia

vento, polvere, traccia, del Tempo

senza approdo

Di presente sgomento sgominato, attratto, fuggito

Tenti le strade, senza fare il conto

Ti conteranno i becchini

dell’oggi svuotato

tu presenza aperta, ma l’entrata è

chiusa.

Nessun commento:

Posta un commento