venerdì 12 aprile 2013

News: Atletico Ghiacciaia al Teatro dell’Angelo


Atletico Ghiacciaia

di Iolanda La Carrubba

 

con Alessandro Benvenuti e Francesco Gabrielli

di Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti

regia Alessandro Benvenuti

 

Aria, molta se ne respira in questo astratto luogo del ricordo. Il pensionato Gino di una ditta che neanche esiste più, l’infallibile SIP racconta e descrive, interpreta mentre aspetta di passare in quella dimensione dove tutto è riposo.

Risate accompagnano questa andatura nostalgica, sagace, matura ed a tratti brilla, proprio come il temperamento umoristico che contraddistingue il protagonista Alessandro Benvenuti.

Forte, fiero e rivoluzionario politicamente scorretto o eticamente stanco? Gino dice la verità, niente altro che la verità almeno dal suo punto di vista, e lo fa con amore, con virilità, con scrupolo e con qualche attimo di malinconia.

Prima che tutto abbia inizio, in scena le luci danzano, amoreggiano il blu e il giallo che s’incrociano e poi entra lui, alto fiero con la testa non tra le nuvole ma indossandole come capelli;  entra l’attore, il regista, entra il pensatore, l’uomo. Non dice nulla, guarda il pubblico e il pubblico lo guarda,  qualcuno da dietro le quinte lo aiuta ad indossare la giacca (lo stesso qualcuno che sarà suo compagno di viaggio attraverso epoche diverse) poi con passo ampio, si avvicina al leggio in plexiglass dove sopra inizia a riporre:

un bicchiere per amaro vuoto, un telefonino (il pubblico sorride), un accendino (controlla se funziona), pausa e quando sembra abbia sistemato tutto, proprio come il miglior mago illusionista, ecco apparire due pacchettini verdi, forse vere protagoniste dei ricordi le “nazionali senza”.

Affettuoso senza bisogno d’affetto,  il racconto procede ad incalzare attraverso i gesti colti dell’attore che d’un tratto si ferma, elegante porta una mano alla fronte ed esclama caldo:

“ è da quarant’anni che faccio le voci a teatro” ed invita a fare l’altro personaggio, a Francesco Gabrielli giovane, con riccioli neri, magro e con una forza interpretativa tutta da vedere.

Ed eccoli i due amici di due generazioni diverse attraversare con parole tutte fotografiche le cartoline di una storia a colori, l’Italia che fu, il mondo impazzito, l’attentato alle torri gemelle, la follia di massa, e tanto altro ancora.

Questo spettacolo entusiasmante si conclude con un monologo forte, che rivive il microcosmo rappresentato dalla squadra di calcio “l’amata Atletica Ghiacciaia” rievocando con fare attoriale di alto pregio, le qualità e i difetti degli undici che l’anno rappresentata.

 

In scena al Teatro dell’Angelo dal 4 al 21 aprile.

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