una
notte
le tre duepunti otto
dell'universo vuoto, a un tratto
l'angoscia ti –
penetra
nelle
ossa, ti –
strozza giù il respiro; un
rantolo, sbuffo
– allunga
quel poco di
ossigeno, spinge
il sangue
su
giù –
per la mente e fino ai piedi.
il sonno
si
lascia rincorrere mentre
giochi
a
dadi con
Dio.
testo del 2005. fra prima e seconda strofa, ci sono 4 spazi, corrispondenti a 4 battiti cardiaci.
RispondiEliminala poesia è un po’ rimiscelata rispetto all'originale, dopo alcune critiche per me comunque eccessive e ingiustificate, che avevo ricevuto tempo fa a livello di critica letteraria. e in effetti in questa nuova, ci sono forse alcune note eccessivamente tecniche. la versione considerata aggiornata si trova in ogni caso sul mio blog, all'indirizzo http://cornadipavone.wordpress.com/2013/11/19/una-notte-2005/
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