sabato 2 novembre 2013

(esca)Intervista: Daniele in Portogallo



A Volta del Portogallo. Intervista al "reporter su due ruote" Daniele Coltrinari

di sarah panatta



"E o splendor dos mapas, caminho abstracto para a/ imaginação concreta,/ Letras e riscos irregulares abrindo para a maravilha" (Fernando Pessoa)

(Trad. "E lo splendore delle mappe, cammino astratto verso/ l’immaginazione concreta,/ lettere e segni irregolari che danno sulla meraviglia").

Un esca-amico italiano che respira ormai da mesi l'aere portoghese. Un giovane che ha scelto passione e imprevisto sulla propria rotta, e che ci racconterà il suo Portogallo, esca-corrispondente emozionale, precario, visionario.

Le rotte della migrazione. Retaggio e groviglio, sulla mappa secolare del tour umano. Uomo, specie vagabonda. Per miseria, per desiderio, per bisogno, per volontà interiore. Lingua di terra mutevole appesa all’oceano, arca oscura di storie sovrapposte il Portogallo è crogiolo di culture contraddittorio, sensuale, umbratile. Lisbona, la città di grigia, umida ovatta pennellata con il tatto esoterico di José Saramago, è oggi epicentro magnetico di un piccolo mondo antico. Che fa i conti con la crisi, con un passato ingombrante, con costumi all’apparenza impermeabili e con un’ondata ancora invisibile di immigrazione poco convenzionale.

Alla conquista di un anfratto tutt’altro che opaco della Vecchia Europa. Nel bagaglio occorre una dose di coraggio lucido, una brama di lenta penetrazione, e la disponibilità a "perdersi" tra aridi ricordi e bianchissima "spuma".

Italiano irrequieto, il trentenne reporter freelance Daniele Coltrinari ci disegnerà, per parole, fotografie, e sogni, il Portogallo e la sua pulviscolare identità, a tappe irregolari e con il suo sguardo sintetico, già portoghese.
Per conoscerti. Cervello in fuga o radicale cambio di prospettiva…esistenziale?
Cervello in fuga? No, non esageriamo. Nemmeno un cambio radicale, bensì un paese straniero che per tanti motivi è una sorta di seconda casa e dove è ancora possibile sviluppare alcune idee. Nonostante sia uno dei paesi del sud europeo più in crisi economica, c'è tanta creatività qui. Si respira. Forse si, questa cosa è molto "esistenziale".
Inserirsi nella comunità portoghese. Impatto emotivo e confronto con i portoghesi...
Difficilissimo. Generalizzando posso dirti che sono un popolo molto educato e allo stesso tempo riservato. Se qualcuno pensa di trovare la movida spagnola, non ha capito nulla di questo popolo. I portoghesi non li capisci facilmente.
Da bravo reporter precario non sai stare fermo. Sei tornato da poco in Portogallo e ti sei subito dato all’avventura, ciclistica.
L’idea base è andare in giro per il Portogallo, attraverso le tappe della Volta a Portugal, la più importante competizione ciclistica del paese. Insieme a Luca Onesti (fotografo). Siamo già coautori del blog "Sosteniamo Pereira".

Con il nostro tour del tour vi racconteremo i risultati di giornata, la storia delle città e delle regioni toccate dalla manifestazione sportiva. Un viaggio nel Portogallo, per conoscere le città meno note ma che invece meritano di essere scoperte, per la loro bellezza paesaggistica e per la loro storia ultrasecolare, attraverso la competizione ciclistica portoghese. Seguiremo "A Volta a Portugal" con i resoconti sportivi della giornata, attraverso le foto e racconti esclusivi di questa straordinaria competizione: gli articoli racconteranno la cronaca sportiva e non solo. Il nostro intento è approfondire con originalità la storia delle diverse città dove farà "tappa" A Volta, e allo stesso tempo le curiosità dei ciclisti e delle squadre partecipanti.

Un diario di viaggio brillante, da leggere ogni giorno, ad agosto. Ma tutto questo in maniera sostenibile, spostandoci con le linee ferroviarie portoghesi, utilizzando il "CP" (Comboios de Portugal) e con due bici "Alpina" che ci presterà gentilmente BI+Ca bike. Tutto questo fruibile sul sito: http://ceraunavoltailportogallo.wordpress.com/

Un lavoro in movimento che traduce una passione, un modo di sentire la vita.
Veniamo al movimento della routine. Il "costo" della vita e il ritmo della strade...
Il costo della vita è "basso" ma qui i stipendi medi sono bassi. Quindi…

Il ritmo della strada? C'è il traffico anche qui, però i servizi pubblici, almeno fino ad adesso, sono quelli di una capitale europea organizzata. Parlo di Lisbona.
Recessione economica e governo frutto di rimpasti... L'Italia è così vicina?
L'Italia è un'altra storia. Anche se ci sono molte somiglianze. Qui esiste ad esempio un partito comunista, nettamente sopra al 5%. Poi, cosa succederà i prossimi anni non lo so. Ma L'Italia è l'Italia, nel bene e nel male. IL Portogallo è un'altra cosa. Non è meglio, è un'altra cosa..
Nei prossimi mesi ti chiederò spesso che "cosa" sia, e lo scopriremo insieme. Preparati.

Ora rilassiamoci: un itinerario turistico da evitare e un itinerario turistico da riscoprire.
Ci sono tante guide fatte bene... che cosa evitare? No, meglio dire cosa NON bisogna evitare: perdersi. Solo così conoscerete la città. Se poi vi rapinano, io non c'entro nulla. Siete (Ir)responsabili.
Il "tuo" itinerario.
Non te lo dirò mai.


Questo lo vedremo, anzi lo leggeremo, sarai la nostra guida. Intanto, un "assaggio". Che cosa dovremmo assolutamente bere e che cosa dovremmo assolutamente mangiare con il gusto e con gli occhi.
Ordinate tutti i piatti possibili e bevete tutto quello che vi sembra buono. Sulle guide è pieno di consigli. Allora, anche qui, perdetevi nel gusto.
Un arrivederci portoghese...Perché, è solo un arrivederci, data la tua sintesi verremo a trovarti molto spesso, per scoprire un pezzo di Portugal alla...Volta.
Adeus!



Un Italiano in…Germania. No. In Inghilterra. No. In Australia. No. In Portogallo…
Ti aspettiamo alla prossima intervista, con un nuovo pezzo di te dalla terra saramaghiana (con qualche nuovo "scatto")...

 

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