domenica 1 settembre 2013

(esca)Poesia: Sarah Panatta


Sguardo di sale

di sarah panatta

 

Umori takeaway, desideri ipnotizzati, rituali

della fame frustrati, laccati, scaffalati

Aria salmastra inchiostra borghi, portici, strisce e pedoni

e sorprende il teatro dei burattini, rianimato

dall’artificio della sera in identiche porzioni

 

Consuntivo di supposizioni snob,

arma di pretese difensive e di invasioni controllate,

la pupilla

fissa perlustra indugia

trova moltiplica e non oltraggia l’ammucchiata del ‘corso’,

coreografia del presente imbalsamato,

senza testa sghembo torso

 

Mentre spaurita sventa rasenta i grumi coatti

dell’umanità che non ama guardarsi e si lascia solo guardare

Nera testarda raminga, testa il contatto

in pose impermeabili

 

Frutto di antico patto,

 

determinato

 

sfratto

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