sabato 1 marzo 2014

(Esca) recensione: Incontri tra poesia e pittura


Incontri tra Lina Morici e Davide Cortese

di Iolanda La Carrubba

 


Il giorno 10 febbraio 2014 presso la Biblioteca Rispoli nel ciclo di Incontri nella poesia a cura di Roberto Piperno nell’occasione della presentazione del libro Madreperla (edizione Lieto Colle),  del poeta eoliano Davide Cortese,  si è inaugurata la mostra “Incontri” con le opere olio su tela di Lina Morici e i disegni a china dello stesso poeta.

Incontri tra sguardi sognanti, sapori d’antiche empatie tra arti, stili diversi ma con la stessa provenienza, quella intima legata alla terra d’origine.

Le poesie di Davide Cortese che a prima vista possono apparire docili, con un forte legame alla propria terra,  celano un lato indomito di Davide, un temperamento colto ma libero da pregiudizi e dissapori, un modo di affermarsi poeta essendolo nel profondo del suo esistere.

Ma andando oltre, superando il verso lirico che Davide padroneggia con sapere e anima, continua la sua ricerca interrogandosi, adoperando con maestria e tecnica altri linguaggi coltivando anche la passione per le immagini.

Infatti diventa autore e regista del corto Mahara, un breve frammento di una leggenda antica, un filmato d’autore interamente girato nella meravigliosa cornice di Lipari sua città natale, il corto vince il primo premio EscaMontage a corto LFF di Bracciano 2013.

Inoltre coltiva la passione per il disegno, realizzando numerosi piccoli quadri dai soggetti stilizzati, ironici, spesso in posa per rappresentare un preciso atteggiamento socio-culturale. Il tratto netto ma pur sempre sincero aperto al dialogo con l’interlocutore, non cede alla tentazione di somigliare ad un manga, anzi, ne riesce a catturare quella ironia elargendola sapiente al contesto del disegno stesso.

Lina Morici definita post naif raffinata, accompagna il giovane autore, presentandolo ufficialmente nel mondo della pittura, accompagnandolo con una sua esposizione di preziosi e dettagliati quadri olio su tela, istantanee a colori di preziosi momenti sinceri, genuini, che narrano il profondo amore che l’artista ha nei confronti della sua città natale Roma.

Nonostante le sue opere sembrino possedere la forza vibrante della favola metropolitana, scavando nell’interiorità socio-culturale di questa sua visione armoniosa, si afferma un forte sentimento maturo nei confronti del colore che esuberante, si impadronisce fin da subito dello sguardo deliziato del fruitore.

Lina Morici con un’opera in esposizione perenne al Museo di Luxemburgo Gli emigranti che rappresenta le speranze di una famiglia in viaggio su una deliziosa e minuziosa barca fatta di giornale, fatta di fatti accaduti in quegli anni che trasporta le speranze e le giovani aspettative al di là del mare calmo.

Di lei molti hanno scritto ed appare nella “ storia dell’arte italiana del ‘900 generazione anni ‘40” a cura di Giorgio Di Genova.

Ad oggi in questo adesso dell’ iertecnologic-caos, dove sovrano regna un nuovo modo di esprimersi, da i social network alla computer-art, dalla connessione no limits alla tv-social, gli sguardi curiosi rivolti all’arte figurativa, si interrogano su quello che sarà il futuro. Un nuovo modo di essere nell’arte che riuscirà a dare vita ad una comunity tutta virtuale ad un new-word di incontri e riflessioni, non resta altro che sperare non perdere mai il contatto con il fare arte dove l’essere e presentificarsi nell’esistere, sia ancora riconoscibile in quello che solo l’uomo è in grado di esprimere, la sua coscienza ancestrale.

 

1 commento:

  1. Una presentazione molto interessante a cui abbiamo partecipato in tanti, poesie dense e appassionate le liriche di Davide Cortese, che risultano così empatiche e accattivanti, immerse in una grande musicalità oltre che in immagini suggestive ed evocative, che si palesano anche nei suoi disegni stilizzati.
    I quadri in olio su tela della pittrice Lina Morici danno espressione e rappresentano un'artista molto ispirata, moderna, poliedrica ma coerente nell'ambito della sua cifra stilistica. Bellissime "macchie di colore", squarci "fotografici" di una Roma antica-moderna che ci cattura e ci sorprende. Complimenti davvero!
    Un saluto
    Monica

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