giovedì 1 agosto 2013

(esca)Poesia: Marco Palladini


Pensieri…  sfiniti

Di Marco Palladini


“Noi siamo infinito” declama nel poster

un trio di ragazzi per nulla leopardiani

e dalle facce discretamente patibolari

(che il santo boia non li molli).

Noi siamo cioè la non fine del finito,

lo sfinito che transfinisce

e concupisce i corpi giovani, belli e maltrattati

di un film delirato pericolosamente


Ché il filosofo pop e l’ingegnere pulp

qua si stringono la mano ma non firmano

patti di desistenza con i canzonettari seriosi

e con i clown dimolto concettosi


La ballerina di milonga mi avverte che tiene

un ritmo più veloce di quella di tango

Le signore intanto si trastullano a scala quaranta

ma poi s’incartano giocando a pinnacolo


Quello che ritorna è il prof. Unrat,

la sporcizia dell’Angelo Azzurro,

sperso al mondo, perso tra le sue cosce

inguainate nelle calze nere a rete

e che sbava e lecca le sue lucide,

versicolori scarpe col tacco 12 a spillo 


Guardo i comici che si fan politici e al fondo

si scopre che non c’è più nulla da ridere…

Eppure non si diceva: una risata vi seppellirà?

E allora poi che cosa soddisferà il popolo

affinché non morda tutta questa merda?


Noi e loro e voi e tutti insieme

repleti di horror vacui ascoltiamo nella notte

i Pink Floyd a palla, il lato oscuro della luna

dopo 40 anni ancora ci fa sognare


Se gli amori ci intossicano la mente

e i non amori ci inaridiscono l’animo

cerchiamo le parole difficili, complicate,

le parole dure da comprendere

ché le soluzioni facili davvero non ci sono.


Marzo  2013

(inedita)

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