Quei cerchi sottili
Ti penso
e osservo ciò che il pensiero
produce in me
quei cerchi sottili
che partono dal mio centro
e frugano l’invisibile
come un sonar nelle profondità
che scruta il buio
dove ogni luce non può mai arrivare
E mi raggiunge l’eco
di quel silenzio assoluto,
nel quale la tua voce
si confonde
e diventa preghiera
diventa ascolto
e resta sospesa
come il tuo volto
immobile, a metà
tra smarrimento e amore
belli questi cerchi sottili alla ricerca di ciò che di più profondo c'è tra smarrimento e amore...
RispondiEliminaMonica