Umano
Umano, troppo umano
questo voler del cuore
andare
dove andare…
questo bieco, cieco
infilarsi dentro il gozzo
di speranza
questa stilla di latte e fiele
ch’è la vita
e la salita
che mai ti abbraccia e ti conduce
solo un poco
d’amore che commuove
e muove
a giorni assottigliati e pigri
a ore
la cui continuità ti sfugge
e arranca nella luce
del domani
del dopodomani e poi
del sempre.
Quando il sempre è una scintilla muta
che trasmuta
l’attimo grandioso e sempiterno
in cui la voce tace
ed il respiro è andato
(se può) a nascondersi nel vuoto
in qualcosa
che se non si sa cosa
è sempre un tanto
che ci avanza
una sostanza di melmosa pace
una supplica d’eterno femminino
un bambino
un fiore
sulla tomba ad indicarci il sole.
Nessun commento:
Posta un commento